domenica 8 dicembre 2013

#PrimariePD: i 2 euro per votare non sono il problema. Lo sono i finanziamenti pubblici...

Oggi domenica 8 dicembre sono in corso le Primarie del Partito Democratico. In lizza Renzi, Civati e Cuperlo.
Su queste pagine quest'anno non ne ho parlato volutamente, ma mi auguro solo (anzi, almeno) che chiunque dei tre uscirà vincitore riesca a distinguersi dal passato piuttosto patetico del più grande partito della sinistra italiana, facendo fuori (politicamente s'intende) tutti quei politici di professione che da decenni occupano gli alti ranghi della sinistra senza merito alcuno. E questo lo dico per il bene del Paese, che necessita di gente nuova e si spera preparata, "sia a destra" che a "sinistra"

Tralasciando battute più o meno divertenti (spero però lo siano), leggo molti cittadini protestare e contestare (anche pesantemente e poco civilmente) il PD per i famosi 2 euro di contributo chiesti agli elettori per votare.

E' curioso che queste persone siano le stesse che chiedono a gran voce l'abolizione (o un profondo cambiamento, almeno da parte mia) del finanziamento pubblico ai partiti. Il contributo dei privati, in caso di abolizione di quel contributo tanto contestato, diventa fondamentale per la sopravvivenza di un partito.

Chiedere 2 euro ai propri elettori non è e non deve essere un crimine! Il PD ha tutto il diritto di apporre una "tassa" a chi desidera partecipare alle elezioni del partito stesso. E' sbagliato invece che riceva (lui come gli altri partiti) fior fiori di soldi pubblici. Questo è da condannare! ma far di tutta l'erba un fascio, come nella stragrande maggioranza delle volte, è sbagliato e fa passare dalla parte del torto.

Ci si concentri dunque sul finanziamento pubblico. Quello privato, lo si lasci stare...

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