giovedì 10 ottobre 2013

La folle condizione sullo spread presente nella manovra correttiva varata dal governo Letta

Saccomanni ha presentato la "manovrina" correttiva pari a 1.6mld per rientrare nel famoso 3% di deficit che l'Italia ha sfiorato.

Erano trapelate notizie nei giorni scorsi anche su un eventuale aumento da subito di 6.5cent sui carburanti (ovvero, nuove accise). Fortunatamente sono state smentite/corrette e a quanto pare l'aumento non ci sarà (che mi leggano?), ma fra le tante assurdità, come vendere patrimonio pubblico non per abbassare lo stock di debito ma per coprire una "perdita temporanea" (che fra l'altro a quanto mi dicono potrebbe essere bocciata), una in particolare mi ha colpito perchè sembra davvero scritta da persone che di economa non capiscono nulla.

Nota di Aggiornamento del DEF del Governo Letta, sulla nota 3 a pagina 2 della tabella I.1 (pagina 10 del documento)


Cito testualmente:
l’attuale scenario ipotizza una graduale chiusura degli spread di rendimento a dieci anni dei titoli di Stato italiani rispetto a quelli tedeschi a 200 punti base nel 2014, 150 nel 2015 e 100 nel 2016 e 2017.
Chiunque abbia un minimo di nozioni di economia (e di buon senso) saprebbe il perchè questa condizione sia una stupidata. Per i nostri politici, dato che a quanto pare non ne sono in possesso, la spiegherò.

Lo spread come si intende qui misura la forbice fra il tasso di interesse dei nostri titoli di debito pubblico e quelli tedeschi (BTP-BUND decennali in questo caso). Ciò vuol dire che la suddetta forbice si restringe quando o il rendimento del BTP diminuisce oppure quando quello del BUND aumenta. Ed è qui che casca l'asino: se il BUND aumentasse il suo rendimento (tasso) e i nostri BTP rimanessero stabili (o aumentassero in misura minore), lo spread diminuirebbe, ma il tasso di interesse dei BTP rimarrebbe uguale! In pratica, il risparmio ipotizzato non ci sarebbe! Capite?

Se già è una follia a mio modo di vedere legare un piano di finanza pubblica all'ipotesi di un calo dei tassi di interesse (esso dovrebbe essere preso come un eventuale risparmio extra), legarlo allo spread va estremamente oltre.

Se vi chiedete il perchè l'Italia sia entrata in una crisi più profonda che da altre parti e faccia una tremenda fatica ad uscirne, la risposta è anche in queste piccole cose. Siamo governati da incapaci.

@Rebel Ekonomist

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