giovedì 21 febbraio 2013

La patrimoniale di Ingroia: populismo o soluzione ai problemi del paese? Analisi e commento

Vediamo i numeri che ci dicono.


Il cavallo di battaglia (anzi, battaja) di Ingroia è la patrimoniale ai grandi patrimoni detenuti dai cittadini italiani che, secondo lui, sarebbe un'ottima soluzione per risolvere i problemi dell'Italia, abbattendo il debito e diminuendo le tasse ai cittadini più poveri (in primis, eliminando l'Imu sulla prima casa).

Una proposta del genere è fattibilissima, ma quali risultati porterà? Davvero è una soluzione ai problemi di un paese malato come l'Italia? Proviamo a vedere i numeri e a fare qualche considerazione.

Partiamo dal video preso da Servizio Pubblico in cui Ingroia spiega a Santoro il suo progetto di patrimoniale:



Prima di tutto, qualcuno dovrebbe spiegare ad Ingroia che la patrimoniale aggredisce il patrimonio e non il reddito: una persona può avere un reddito elevatissimo ma un patrimonio di poco valore (ad esempio, non possiede alcun tipo di attività reale o finanziaria e vive in affitto/camera di hotel a 5 stelle) o viceversa, uò avere un reddito basso ma un patrimonio di grande valore (la casa lasciata in eredità dai nonni).

Seconda cosa: l'imu è una patrimoniale, quindi sostituire l'imu con una patrimoniale è fa ridere. Se proprio vogliamo, la "patrimoniale" intesa da Ingroia è un prelievo straordinario che si fa una volta e via, l'Imu invece viene prelevata tutti gli anni. Detto ciò, esso quest'anno ha pesato in media 200€ a famiglia, 16,67 euro al mese ovvero 8.34€ a persona. Il problema non è l'Imu sulla prima casa. Aggiungo inoltre che aumentando gli stipendi di 25 euro al mese una famiglia con due redditi guadagnerebbe il triplo di quella cifra in un anno.

Veniamo ai numeri: il candidato di Rivoluzione Civile la vorrebbe applicare a quel 10% dei più ricchi.
La Banca d'Italia ci dice che questo famoso 10% ricco possiede il 45.9% della ricchezza totale (reale e finanziaria quindi) pari a 8.619 miliardi di euro. Ciò vuol dire che essi possiedono 3956.12 miliardi di euro.

Il problema è che l'ultimo decile calcolato dalla Bd'I parte da 559.500€ (tav E1, pagina 65), mentre a quanto pare Ingroia vorrebbe applicarla ai patrimoni di 1.5 milioni di euro (lui dice redditi ma credo qui intenda patrimoni). Considerate che di questo 10%, il 9% possiede una ricchezza in media pari a 1 milione 280 mila euro quindi in molti sono al di sotto della soglia.
Sicuramente sopra invece si trova l'1% più ricco, con una media poco inferiore a 4 milioni 700 mila euro.

Da quanto capisco dal video, Ingroia vorrebbe bypassare il problema dell'operaio che ha ereditato la casa di cui sopra dicevo, applicando la patrimoniale solo ai redditi superiori al milione di euro che fanno parte di quel 10% di cittadini ricchi. Nella pratica: ricchezze superiori il milione e mezzo detenute dalle famiglie con reddito superiore il milione. Non so se lui abbia già i dati corretti, ma tenete conto che nel 2011 in 796 hanno dichiarato una cifra superiore al milione di euro, mentre oltre i 500mila sono 3.641 persone, per un totale pari allo 0.01% dei contribuenti
Ci sono gli evasori mi direte: vero, però quelli sono soldi potenziali e non si sa quanto si riesca a recuperare in più rispetto a quanto già fatto dal governo Monti.
Potrei quindi azzardare che i soggetti colpiti di sicuro saranno quelli facenti parte l'1% più ricco. la loro ricchezza totale è del 13% sul totale, ovvero 1120 miliardi di euro.

Che percentuale applicare? Non l'ho trovato da nessuna parte. Ipotizzando l'1% il gettito sarebbe di 11.2 miliardi di euro. L'imu verrebbe coperta per nemmeno 3 anni e in più dopo ci sarebbe un buco di bilancio di 4 miliardi annui.
Si potrebbe aumentare la percentuale di prelievo sulla ricchezza, portandola al 5%. Il gettito sarebbe di 56 miliardi di euro. L'Imu prima casa verrebbe coperto per 14 anni giusti giusti, in alternativa si potrebbe dimezzare l'Irap (17.5 miliardi) ma anche qui dopo 3 anni avremmo lo stesso problema.

Stiamo inoltre considerando che questi soggetti non vendano il proprio patrimonio e rimangano in Italia, dato che spagherebbero in media allo Stato, se tassati al 5%, 235 mila euro. A meno che siano molto patriottici, con uno scenario del genere vedremmo quella ricchezza reale e finanziaria in vendita, o più semplicemente gente che fugge all'estero

In questi termini, la proposta verrebbe bollata come "Populismo". Voglio però essere buono con lui e considerare tutto il 10% più ricco, senza guardare al reddito (non ho idea di come faccia a sapere con precisione chi di questa fetta abbia un reddito superiore al milione o milione e mezzo di euro. Non servirà dirvi che, con il mio calcolo, i soldi sono molto più superiori al gettito reale).
In questo caso, essendo l'imponibile più alto, un'imposta dell'1% porterebbe nelle casse dello stato 39 miliardi e mezzo. Una bella somma, che però avrebbe gli stessi problemi di sopra. Per lo stesso motivo eviterei di aumentare l'imposta che in questo caso grava molto di più sulla famiglia visto che stiamo considerando tutti i redditi e non solo gli over 1/1.5 milioni di euro.
Vedersi un'ondata di case in vendita in un paese dove il mercato immobiliare non sta passando un bel momento non mi pare proprio salutare per il paese.

Avrei anche da discutere su ciò che Ingroia dice dei ricchi, ma di quello me ne occuperò in un altro articolo.

Cosa ne penso io? La patrimoniale potrebbe essere un'aggiunta, un'entrata extra per tappare qualche piccolo buco in una riforma però molto più grande. In questi termini potrei anche accettarla, ma è già stata fatta da Amato e i risultati si sono visti (aka: se li son mangiati tutti senza riformare un fico secco) e le alternative non mancano (far fare la stessa cosa, ma allo Stato, che di attività ne ha molte).
Ricordo inoltre che quei soldi prelevati andranno ad intaccare il reddito spendibile di quelle famiglie le quali, di conseguenza, si ritroveranno con meno soldi da spendere influenzando negativamente i consumi già in calo da tempo. 
In conclusione, non credo quindi sia una buona idea utilizzarla per eliminare un tassa come l'Imu sulla la prima casa (che, a conti fatti, pesa poco sulle famiglie) ed è troppo bassa per eliminare/ridurre quelle imposte (come l'Irap) che davvero gravano su redditi, imprese, consumi e quindi crescita.
Populismo? Forse è troppo definirlo tale. Di sicuro, non è la soluzione.

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