venerdì 25 gennaio 2013

I dati sulla (im)par condicio pre elettorale

"Elezioni" fa rima con "Par Condicio". In teoria, si capisce.

"Con l'espressione latina par condicio ("parità di trattamento" oppure "pari condizioni") si intendono quei criteri adottati dalle emittenti televisive nel garantire un'appropriata visibilità a tutti i partiti e/o movimenti politici."
Questa è la definizione che si trova su Wikipedia di par condicio. Potete trovare anche le varie norme che la regolano e la legge n. 282 del 2000 "Disposizioni per la parità di accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica".

La domanda da farsi è: la visibilità nelle emittenti televisive è davvero appropriata per tutti i partiti e movimenti politici? La credenza comune è che ciò non sia vero ma noi non ci basiamo sulle credenze.

Ho quindi preso i dati sulla visibilità dei vari leaders e partiti politici dal Cd'A (Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva), il quale ha elaborato alcuni grafici che ora vado a riportare.

Per quanto riguarda i partiti:


Per i leaders invece:



Precisazione sui dati (fatta dal Cd'A):  

I dati rappresentati nei grafici sono elaborati sulla base della relazione tra gli interventi in voce degli esponenti politici e degli ascolti (Auditel) delle trasmissioni in cui sono intervenuti. Per "ascolti consentiti" o "la possibilità per i cittadini di conoscere" si intende la reale possibilità per i cittadini/utenti televisivi di conoscere proposte, opinioni e iniziative delle diverse forze politiche. Se si escludono rare eccezioni infatti gli ascolti delle trasmissioni televisive non variano in base agli ospiti presenti ma sono costanti in base a emittente, giorno della settimana e orario di messa in onda. Dal momento che nel periodo di campagna elettorale le uniche trasmissioni che hanno l'obbligo di dare pari spazi a tutte le forze politiche sono le tribune elettorali, ne consegue che la possibilità per i cittadini di farsi un'opinione è data esclusivamente dalle trasmissioni, ovvero dai loro conduttori/redazioni, che ospitano, di più o di meno i vari esponenti politici. Questo come gli altri grafici elaborati dal Centro d'Ascolto dell'Informazione Radiotelevisiva rappresentano, in percentuale sul totale degli ascolti di tutte le trasmissioni che hanno avuto almeno un esponente politico presente, la percentuale degli ascolti "consentiti ai cittadini" delle diverse forze politiche.

Come potete facilmente notare, la visibilità è tutto fuorchè pari ed appropriata, in particolare per il capitolo Berlusconi Silvio il quale, potendo disporre di Mediaset, ha una visibilità enormemente superiore a tutti gli altri (alla faccia del conflitto di interesse).

Più che "par condicio" sarebbe meglio chiamarla "impar condicio".

PS: Curioso il dato su Angelino Alfano, praticamente assente dalla scena politica nonostante sai lui il segretario-candidato del secondo partito d'Italia, questo a sottolineare il suo peso nel Pdl.

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