sabato 17 novembre 2012

La verità è che Monti sta facendo l'opposto di ciò che chiede l'Europa

 E Draghi lo ha indirettamente ribadito giovedì 15 novembre alla Bocconi.

Monti l'esecutore dell'Europa. Monti il mandante dei poteri forti ed oscuri che governano l'Europa. Monti il braccio di BCE e Germania. Insomma, se le tasse aumentano e i privilegi rimangono, la colpa è dell'Europa. Ma sicuri che sia proprio così?
Andando a rileggere la lettera che la BCE scritto un anno fa, è scritto chiaramente ciò che l'Europa ritiene giusto e consiglia di fare al governo italiano per far uscire dalla crisi del debito il Paese rilanciando nel contempo la crescita, bloccata da 10 anni e più. Cito:
"Le sfide principali sono l'aumento della concorrenza, particolarmente nei servizi, il miglioramento della qualità dei servizi pubblici e il ridisegno di sistemi regolatori e fiscali che siano più adatti a sostenere la competitività delle imprese e l'efficienza del mercato del lavoro."
 A ciò aggiungiamo le parole che più volte Mario Draghi va dicendo e che anche alla Bocconi ha ripetuto:
"L’evidenza prevalente degli studi economici indica che i programmi di risanamento dei conti pubblici devono essere centrati su riduzioni della spesa e non su aumenti delle tasse" [...] necessità di perseguire un consolidamento fiscale ideale, quello che taglia deficit e debito pubblico con le minori conseguenze negative sulla crescita economica"

Il Governo Monti ha fatto ciò che BCE ed Europa hanno consigliato? No! Anzi, hanno fatto proprio l'opposto, rinunciando alle liberalizzazioni, tagliando di poco o nulla la spesa, eccezion fatta per le pensioni, (ma quello era obbligatorio farlo pena davvero la mancanza delle stesse per le generazioni future...ringraziamo tutti i politici che ci hanno governato negli ultimi anni per questo) e mancando gran parte di quelle riforme strutturali tanto decantate quanto ignorate alla prova dei fatti.

Dov'è, quindi, che Monti sta svolgendo i compiti della BCE? Certamente, il risultato finale (mettere in ordine i conti) sembra per ora centrato ma il percorso è totalmente diverso. E' un po' come quando a scuola si svolge un'espressione e il risultato è giusto, ma perchè gli errori si sono compensati tra di loro. Se quella è uscita e noi pensiamo di aver fatto bene con il metodo che abbiamo usato, nel compito in classe prenderemo 2.

Qui è la stessa cosa: la prima fase è passata. Se però si continuerà di questo passo, la crescita non riprenderà più (anzi, si decrescerà), il rapporto debito PIL salirà e dovremo riaffrontare il tutto, ma più poveri, molto più poveri rispetto all'ultima volta.

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