giovedì 1 marzo 2012

Liberalizzazioni: i poteri forti vincono ancora


"Liberalizzazioni fuffa": questo è l'unico pensiero che mi è venuto per definire queste "riforme" che governo e parlamento vogliono attuare nei confronti delle varie caste, lobby, poteri forti di questo paese.

Cambia poco o nulla e gli ordini professionali vincono di nuovo. Come spiega Oscar Giannino su Chicago Blog:



E’ caduto l’obbligo di preventivo al cliente. La norma che prevedeva l’abolizione delle tariffe minime viene aggirata dal fatto – vedi decisione del Tribunale di Roma, proprio ieri – di tenerle comunque saldamente in esistenza per il contenzioso e le decisioni giudiziali. Persino la norma che prevedeva il tirocinio pagato con incentivi di Stato mentre si frequenta ancora ancora l’Università perde l’obbligo retributivo della versione originale. E di conseguenza moltissimi giovani continueranno a svolgere pratica di studio pagati meno delle segretarie, e senza alcuna certezza per anni di poter un giorno diventare associati. La possibilità di studi professionali con ingresso di società di capitali è stata fortemente ristretta, in nome del no ai grandi studi iperspecializzati, innervati in forme giuridiche e dotazioni patrimoniali più coerenti all’odierno mercato.
[...]
Oppure, pensiamo ai farmacisti. Anche nel loro caso, l’errore è quello di tenere come esclusiva delle farmacie l’attuale classificazione dei farmaci loro riservati. A cominciare da quelli di fascia C. Invece il governo ha deciso di tenere notai e farmacisti esattamente al riparo delle loro privative, come prima, decidendo solo di aumentare il loro numero.
Ma aumentare l’offerta di monopolisti pianificata centralmente dallo Stato non ha nulla a che vedere con una liberalizzazione. Estende solo il numero dei privilegiati.

Sono deluso, perchè davvero iniziavo a sperare che Monti&Co continuassero per la loro strada contro questa gente (non dovendo dipendere dal loro voto, come altri) obbligando il Parlamento a fare lo stesso.

Sono anche arrabbiato e molto, visto che anche in questo caso, il paese è diviso in due fazioni con due trattamenti diversi: se c'è una parte di popolazione che ha pagato dovendo andare in pensione dopo (giustamente sia chiaro, perchè questo andava fatto da anni), c'è un'altra parte, quella dei privilegiati, che invece non paga o lo fa pochissimo. E' ora di finirla. Su queste cose la gente dovrebbe davvero farsi sentire e protestare.

Pagare sì, ma pagare tutti.

3 commenti:

Daniele ha detto...

Vero, pero` siamo sicuri che Monti possa veramente fare come vuole lui e non sia "controllato" dal Parlamento?

Mattia Poletti (Rebel Ekonomist) ha detto...

Domanda da 100 milioni :)

Secondo me sì almeno in parte però il governo tecnico dovrebbe essere in carica proprio per attuare quelle riforme che la politica non riesce/vuole fare.

Tra l'altro, Monti potrebbe davvero fare quasi quello che vuole perchè...da lì ora non si può muovere. I mercati non lo permetterebbero e i politici lo sanno bene. Non so...vedremo.

Daniele ha detto...

Gia`, vedremo.
Confido in Monti, penso che sia un capo di governo serio; pero` i risultati di queste riforme parleranno..vedremo

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