mercoledì 23 novembre 2011

Tagliare la casta è una questione morale e di giustizia più che economica



Scrivo questo breve articolo per fare una precisazione che ritengo doverosa, soprattutto leggendo su Facebook (prevalentemente) e sentendo i discorsi fatti da gente (anche amici e parenti) a riguardo dei tagli che politici e più in generale la "Casta" dovrebbero imporsi.

Tagliare gli stipendi e gli sprechi della politica NON deve assolutamente sostituirsi ai tagli della spesa pubblica e alle riforme (pensioni su tutte)! Questa cosa è sbagliatissima ed è bene che ve la mettiate in testa tutti.

I soldi che si risparmierebbero si aggirano intorno ai 3-4 miliardi: tanti sia ben chiaro, però non è che con questi abbiamo risanato i nostri conti e risolto i nostri problemi.


I politici devono ridursi stipendi, spese e privilegi prima di tutto per una questione morale e di giustizia verso i cittadini (che accetterebbero meno malvolentieri la riforma sulle pensioni ad esempio).

Non si può chiedere al popolo sacrifici "perchè nel resto d'Europa si fa così" quando in Europa non esiste una "Casta" come la nostra con tutte le sue spese folli.

E' giusto adeguarsi all'Europa, ma questo DEVE valere per tutti, nessuno escluso.

I soldi risparmiati poi andranno a sommarsi agli altri derivanti dalle riforme necessarie (tagliare progressivamente dal 50% circa al 40-38% del Pil la spesa pubblica, quindi parlo di cifre enormemente più grosse) . Da soli, economicamente parlando, servono a poco o niente. Spero vi sia chiaro.


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