venerdì 14 ottobre 2011

Se Berlusconi si dimettesse e se riformassimo le pensioni...


Il governo è in crisi, oramai è più che ufficiale e Berlusconi lo sa bene.
In un paese normale si sarebbe già dimesso da molto tempo. Se fosse stato un Premier normale, si sarebbe dimesso già da tempo. In realtà non sembra avere alcuna intenzione di farlo.

A questo aggiungiamo una riforma delle pensioni che la Lega ha fatto e farà di tutto per stoppare fin tanto che rimarrà al governo s'intende.


Perchè vi chiederete voi stia mettendo assieme queste due cose? Semplice, queste due cose (dimissioni e riforma pensioni) hanno permesso e tutt'ora stanno permettendo alla Spagna di essere migliori dal punto di vista dei mercati.

Andiamo con ordine:

  • Il 21 Luglio 2011 il Parlamento Spagnolo approva la riforma delle pensioni (pensionamenti a 67 anni)
  • Il 29 Luglio 2011 Zapatero si dimette e annuncia le elezioni anticipate a novembre

Come hanno visto i mercati tutto questo? Molto bene! Nonostante un iniziale (ma anche normale) innalzamento dello Spread con i Bund tedeschi (con punta a 400 punti), i titoli di stato spagnoli si sono poi stabilizzati fra i 300 e i 350 punti (escludendo il calo fino a 250 punti dovuto all'intervento della BCE).







Inoltre, è proprio da quel momento in poi che l'Italia ha sorpassato la Spagna dal punto di vista dello Spread, diventando il paese più a rischio dopo Grecia, Portogallo ed Irlanda.



(vedi punto 3 e 4).

Vista la situazione di grave crisi, spero vivamente di non assistere ad un teatrino simil calciomercato come avuto in Dicembre e soprattutto nella sfiducia del Parlamento.

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