sabato 20 agosto 2011

Taglio dei parlamentari: Il rovescio della medaglia






Tutti parlano di voler diminuire il numero dei parlamentari e in un momento economico drammatico come questo è un opzione da prendere di sicuro come un ottima soluzione, per diminuzione delle spese, per impulso a rinnovamenti e che i tagli e i sacrifici imposti al popolo, cominciano dall’alto. Io sono d’accordo con questo, molto d’accordo, anzi si potrebbero ridurre a 20 parlamentari uno per regione, più uno per evitare eventualmente la parità in alcune cose, ed ognuno dei parlamentari con un ruolo ben definito. Ma poi questo potrebbe portare alla non democrazia, distribuire il potere in poche mani, come insegna la storia, può rivelarsi un errore con conseguenza abbastanza tragiche.

Il problema è che con gli attuali stipendi vitalizi i deputati i senatori e le varie cricche si sono distaccate dal loro naturale impegno è cioè, servire il popolo che li elegge, in questo caso, nei vari anni il partito è diventato troppo ingombrante e varie leggi create ad hoc o ad personam, tipo pensione dopo un mandato, porcellum, oppure come adesso la pensione scatta solo dopo aver terminato una legislatura, ecco che ogni parlamentare non è più libero di esprimere il proprio voto con coscienza e per il bene comune o per il reale fabbisogno del popolo, il parlamentare è ricattato e limitato, ma ha ingigantito il suo status quo e questo naturalmente fa si che segua la linea dettata dal partito. Avere molti parlamentari sarebbe una giusta democrazia solo se ognuno votasse per riferimento in base a coloro che li ha eletti, in modo da rappresentare veramente tutto il popolo.


Se viene proposta una legge dall’opposizione e questa legge e valida se ognuno votasse con coscienza avremmo una giusta democrazia. In questo momento invece ogni cosa proposta dal governo (purtroppo sappiamo a cosa mira ) viene invisa, cosi come ogni cosa proposta dall’opposizione, in un annullamento generale della situazione politica, uno stallo imbarazzante solo per fini personali. Quindi si potrebbe mantenere anche un numero elevato di parlamentari, ma ai quali andrebbero diminuiti o quasi azzerati i privilegi da casta, lo stipendio in modo da non essere vergognoso e distaccato dalla realtà come in questo momento. La democrazia non dovrebbe mai essere associata a demagogia. Ma in questo momento di crisi economica si cercano misure drastiche e tagli che non è sempre detto siano la cosa migliore da fare.


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