venerdì 29 aprile 2011

Perchè il gratuito spesse volte è peggio



E i possessori della PS3 lo sanno bene. Sono giorni oramai (dal 20 aprile9 che il Playstation Network è stato hackerato:

È dal 20 aprile scorso che il PlayStation Network di Sony è offline a causa di un'intrusione informatica. Tutti i servizi della console di gioco che dipendono dalla connessione al PSN sono inutilizzabili. Niente gioco collaborativo, niente scaricamento di musica, film e telefilm legali, niente sblocco dei giochi offline lucchettati dal DRM. Come se non bastasse, l'intrusione ha permesso ai malfattori di accedere ai dati dei 77 milioni di utenti del PSN: nomi, indirizzi postali, indirizzi di mail, date di nascita, password e login PSN.

Nel gergo di Internet, questo è quel che si chiama un EPIC FAIL. Specialmente se si considera la clamorosa mancanza di trasparenza sull'accaduto da parte di Sony.
(Vi consiglio di leggere l'articolo nel caso abbiate utilizzato postepay o carte di credito)

Prendo questo EPIC FAIL per fare un ragionamento economico: il gioco online di PS3 è gratuito e questa cosa è stata uno dei cavalli di battaglia di Sony contro Microsoft (il Live è a pagamento).


Premesso che io sono felice possessore di entrambi le console e con entrambi gioco online (quindi sono imparziale), posso dire che i 60 euro all'anno li spendo ben volentieri per giocare Live con la 360 perchè, oltre a non aver mai avuto problemi più o meno gravi (avuti con il PS Network) il servizio è molto migliore (più veloce, meno aggiornamenti, grafica accattivante e funzionale) e, a quanto pare, molto più sicuro.

Questo caso è un esempio di come il pagare di più un servizio, a determinate condizioni (concorrenza) conviene rispetto al servizio più economico-gratuito. Non si deve sempre e solo guardare il prezzo, ma il rapporto QUALITA'/PREZZO.


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