mercoledì 16 marzo 2011

Solidarietà agli autori del blog Due+Due







Dopo un post pubblicato contro il ministro dell'economia Giulio Tremonti, sono spariti in pochissimo tempo sia il post, sia il blog in cui è stato scritto "Due+Due" che viene ospitato dal Foglio sul proprio sito.

L'articolo era il seguento (preso da "giornalettismo.com"):

Dal dicembre 2010 a oggi, in un crescendo scandito dai dettagli sulle inchieste giudiziarie che lo vedono coinvolto attorno alla figura di Marco Milanese, consigliere politico di Giulio Tremonti, è montata a dismisura l’attenzione. Un recente pezzo de L’Espresso, scritto quando ancora le inchieste erano alle prime battute, definì l’ex ufficiale della Guardia di Finanza come “potente e manovriero”. E le ultime perquisizioni in società partecipate del Tesoro avevano proprio lo scopo di accertare presunti “scambi” tra nomine caldeggiate da Milanese e, come riporta Repubblica, “utilità” di vario genere. Al momento le inchieste sono ancora in corso, e vale ovviamente la presunzione di innocenza, ma chi conosce da decenni i corridoi romani ha notato alcuni elementi singolari che inducono ad alcune domande che circolano al Tesoro, tra gli esperti di comunicazione e all’interno del Pdl:

Prima domanda che circola in ambienti del Tesoro: per quale ragione Marco Milanese, che al ministero dell’Economia arrivò come aiutante di campo (e dunque con compiti prevalentemente logistici, tanto che i vecchi democristiani solevano chiamare gli aiutanti di campo “caposcorta”), ha goduto di così ampia fiducia da parte di Giulio Tremonti, noto agli ambienti per diffidare di chiunque e forse anche di se stesso?

Secondo domanda che attanaglia gli esperti di comunicazione: per quale ragione il ministro Tremonti, grande “rottamatore” di portavoce, non ha mai chiesto un passo indietro a Milanese, il che lo espone a continui bombardamenti mediatici in una fase delicatissima come quella delle nomine?

Terza domanda che si mormora nel Pdl: per quale ragione Tremonti, che da tempo – parole sue – non è più un tecnico bensì un politico con grande abilità da statista, ha appaltato i rapporti con il Parlamento e i partiti a Milanese?

Nulla di offensivo anzi: un normalissimo articolo in cui il giornalista svolge quello che dovrebbe essere il proprio lavoro, ovvero fare domande (scomode a quanto pare) al politico di turno.


Siccome in Italia questo è un evento più unico che raro, i piani alti della testata (schierata oramai apertamente a favore di una fazione...) hanno deciso di tagliare subito le gambe a chi ha svolto, per una volta, decentemente il proprio lavoro.

Ancora adesso il post ed il blog sono inaccessibili.

Scrivo questo articolo per dimostrare la mia solidarietà agli autori del blog e del post, oltre all'indignazione verso chi ha cancellato blog e post...e anche la libertà di stampa...

PS: sono curioso che scusa si inventeranno questa volta...che siano stati i comunisti??



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