martedì 14 settembre 2010

Analisi e critica alle proposte del PD



Dopo aver analizzato e criticato alcune delle proposte nel programma di Antonio Di Pietro che non condivido, è giunto il momento di continuare questa analisi dei vari partiti dell'opposizione per capire cosa e come sia l'alternativa al PDL.
Oggi tocca al partito più grosso e più importante, per storia e numeri, dell'alternativa a Berlusconi e soci: il PD, Partito Democratico guidato per adesso da Bersani.

Dando velocemente un'occhiata al sito, ho subito notato che, a differenza di Di Pietro, qui manca un link facile e diretto che porti alle varie proposte (elencate in maniera semplice) in modo che chiunque con poco tempo a disposizione come la maggior parte degli italiani possa leggerle. Sembra una cosa banale, ma in realtà non lo è: gli indecisi infatti analizzano (si spera) diverse alternative confrontando i vari programmi e scelgono in base a quello in cui rispecchiano le proprie idee. Il PD (ad ora) non da questa possibilità limitandolo a mio modo di vedere.

Siccome io essendo studente ho un po' più di tempo, sono rimasto pazientemente a navigare nel sito per cercare qualche proposta da analizzare, trovando però ben poco di interessante: post, articoli, ma nemmeno un NUMERO che sia uno! Tante parole, tanta retorica, ma pochi dati concreti, e a me, essendo economista, questo non mi garba proprio.

Detto questo, provo a dire due cose su quello che ho trovato di concreto utilizzabile come simil programma elettorale: il 20 aprile 2010 il PD ha comunicato le 10 proposte per uscire dalla crisi, fra cui:
  • 2.Riforma del fisco. Una riforma che si basa su un unico
    obiettivo: la riduzione del peso fiscale su chi lavora e su produce. Chi “crea” sviluppo va premiato. Il tutto in considerazione dei due record negativi che l’Italia detiene tra i Paesi industrializzati: quello della più alta tassazione su chi lavora e produce e quello del più elevato livello di evasione ed elusione fiscale
    : benissimo, ma di quanto si ridurranno le tasse? E con quale criterio? Voglio dei numeri, non parole!
  • 3.Riforma universale degli ammortizzatori sociali. Le nostre proposte mirano a estendere anche ai liberi professionisti, ai lavoratori delle piccole imprese e a quelli flessibili, con contratti a progetto o a tempo determinato, le tutele oggi appannaggio esclusivo dei dipendenti a tempo indeterminato delle grandi imprese: abbiamo un debito pubblico altissimo, un rapporto debito pubblico/PIL rispetto agli altri paesi ancora più alto...con che soldi si finanzierebbero questa estensione degli ammortizzatori sociali?
  • 6.Giovani e lavoro. Per superare la precarietà cui sono esposti soprattutto i giovani e le donne con contratti flessibili proponiamo misure volte arginare l’attuale dualismo del mercato del lavoro tra “ipergarantiti” e “vulnerabili”. L’idea è quella di nuove tipologie di contratti di avvio al lavoro che consentano di uscire dalla scelta secca tra precariato e contratti a tempo indeterminato, in genere troppo onerosi per il datore di lavoro: questa proposta è MOLTO INTERESSANTE, davvero. Ho voluto scriverla non per criticarla, ma per metterla in risalto. Scritta così però è un conto, mi piacerebbe però che venisse discussa in maniera approfondita da Bersani in una trasmissione come ad esempio Ballarò, così da farmi capire bene che idea vorrebbe attuare.
  • 9.Mezzogiorno e rinnovabili. Il Sud ha bisogno di un grande progetto che gli consenta di tornare a “respirare” e a essere competitivo, valorizzando il suo enorme patrimonio naturale e culturale. Per questo proponiamo subito un Piano straordinario per fare del Mezzogiorno la piattaforma logistica europea per le energie rinnovabili: qui invece torniamo alla normalità, dopo una proposta potenzialmente ottima. Al Sud non si può investire con la corruzione e con l'evasione che c'è, lo volete capire sì o no? Ammettiamo che le rinnovabili siano la soluzione ai nostri problemi (che sia chiaro, per adesso NON CREDO PROPRIO), cosa succederebbe? La mafia, che non è stupida, anzi, credo sia molto più furba di coloro che ci governano, fiutato il rendimento dell'investimento, entrerebbe sicuramente nei progetti, e il guadagno potenziale andrebbe via con il vento che alimenta le pale eoliche.
L'unico stralcio di programma l'ho trovato a questo indirizzo, che però è relativo alle scorse elezioni regionali, intitolato "Ci stiamo impegnando per":
  • Nella "lotta alla corruzione", c'è la proposta di non candidare persone che hanno ricevuto condanne, anche non definitive, per reati gravi. Bene, peccato però che vi sia sempre qualche pecorella nera anche in questo partito che si lascia corrompere. Nelle liste poi hanno messe gente onesta, ma ad occhio non preparata per governare! Chi poi stabilisce quale sia un reato grave e quale no?
  • Nella sanità, c'è poco o nulla, se non la solita demagogia: nessun dato, poche proposte prive però di numeri...
  • Sulla questione Sud Italia ho già parlato prima
  • Sulla scuola stessa cosa..alcune proposte interessanti, però anche qui mancano dati. Non concordo sull'obbligo di istruzione fino ai 16 anni, visto che la scuola ti da poco o niente di pratico che ti possa servire per un lavoro (tranne magari istituti come Enaip). Sul tempo pieno potrei concordare, bisogna vedere però bene quale sia la proposta. Vi invito un po' a rileggere ad esempio l'articolo sulle scuola USA fatto da Kulz (School in USA)
  • Sul resto ho già più o meno detto prima

Deluso? Un po', soprattutto per la mancanza di chiarezza e semplicità di navigazione, che rispecchia un po' i problemi di comunicazione che ha il PD negli ultimi anni. Sulle proposte analizzate invece, alcune sono buone (molte scontate come per Di Pietro, bisogna vedere nella realtà poi come si possono attuare). Mi piacerebbe, ripeto, saperne di più sulla proposta del lavoro: spero che verrà approfondita su internet e soprattutto in TV in caso di elezioni.

Mi dispiace dirlo per Bersani che è un politico-filosofo che nel bene e nel male stimo abbastanza, ma concludendoe, non credo proprio che il PD riesca a recuperare quei voti necessari a battere Berlusconi, e per quello che ho letto, non credo che sia la giusta alternativa per rilanciare il paese.


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