martedì 21 settembre 2010

Analisi e critica al programma di Nichi Vendola. E' lui il messia della sinistra?




Veniamo ora al partito forse più interessante, ovvero a Sinistra e Libertà. Più interessante per via di Nichi Vendola, che sembra sempre di più intenzionato a guidare PD e opposizione alle prossime elezioni, candidandosi come quel leader simil "Messia" che la sinistra italiana sta aspettando da anni.

Il programma che ora andrò a commentare lo trovate a questo indirizzo sul sito del partito: è facilmente reperibile, strutturato in capitoli come un piccolo libricino e non a indice, con discorsi molto ben fatti in stile Vendoliano. Da questo punto di vista sono rimasto soddisfatto.

Tralascio la parte di critica presente all'inizio del documento, per passare subito alle varie proposte del (secondo me) futuro leader dell'opposizione:
  • Sulla proposta della pace direi che c'è poco da discutere. Bisogna vedere i mezzi con cui la si raggiunge, anche se credo che non ci sarà MAI la pace in tutto il mondo, perchè? Perchè bene o male siamo tutti diversi, e non sempre la diversità può andare di come accordo. Guerra non è solo con armi, ma fisica, intellettuale, verbale, religiosa...che potrebbe degenerare in qualche cosa di più grave, ma questo è un mio pensiero non affine alla politica.
  • Sull'immigrazione vedo il rischio di arrivare ad una posizione che sia troppo permissiva nei confronti dei nuovi arrivati, cosa che personalmente tempo molto. Concordo sul fatto che in Italia siamo un po' indietro da questo punto di vista, ma andando in giro vedo anche dei comportamenti anti integrativi negli stessi immigrati. Non credo che il problema sia dell'immigrazione stessa, ma di una mancanza di giustizia vera in questo paese, che spinge immigrati e anche più o meno giovani italiani a non rispettare le regole. Gli immigrati che non lo fanno dovrebbero essere rispediti ai rispettivi paesi a scontare la pena, gli italiani messi in carcere con pene giuste, senza distinzione di classe sociale e reddito.
  • Sul lavoro il discorso è interessante, ma non lo condivido (tranne che per il primo paragrafo). Vendola dice che "Le prime misure urgenti sono il blocco dei licenziamenti e la riforma, l’allargamento e il finanziamento degli ammortizzatori sociali. Ma questo non basta se non si garantisce un reddito – con l’istituzione di una retribuzione sociale o reddito minimo garantito – per affrontare la crescente disoccupazione e il precariato, nel quale si è tradotto il mito della flessibilità, a cui anche parte della sinistra aveva creduto": sinceramente sono sorpreso. Cosa intende per blocco dei licenziamenti? Non si può più licenziare? Ma siamo matti? Perchè un lavoratore che snobba dovrebbe percepire uno stipendio come un altro che si spacca la schiena, senza poter essere licenziato? Lo sa il caro Vendola che questa filosofia è adottata bene o male per i dipendenti pubblici, e i risultati si vedono, con gente che viene pagata per dormire? Io ho mio padre che ci lavora nel pubblico (ospedale) e mi racconta di quelle cose che ti fanno capire il perchè, a fronte di un debito pubblico elevato, un livello di servizio pubblico scadente. Già le imprese faticano, vogliamo "fannulloni" pure lì? E perchè poi la flessibilità sarebbe un male? Per quanto riguarda il fattore sicurezza, concordo con quanto dice Nichi. Più avanti parla anche delle pensioni minime: su questo punto vorrei alcune precisazioni: perchè uno che non ha pagato contributi, o ne ha pagati molti meno rispetto agli altri, dovrebbe avere una pensione minima?
  • Sulla questione ambiente ed energia concordo in quasi tutto quello che c'è scritto, soprattutto riguardo alla continua cementificazione che reputo inutile per un paese che dovrebbe guardare al futuro. Sull'energia vi sono delle affermazioni come "In Italia questo significa anche annullare la decisione del governo della destra di ritornare ai reattori nucleari, proprio quando questa tecnologia appare in crisi in tutto il mondo (nel nostro paese sarebbe oltretutto un’operazione del tutto antieconomica) e incapace a tutt’oggi di risolvere in maniera soddisfacente il tema dello smaltimento delle scorie, specialmente su un periodo di centomila anni" per le quali mi piacerebbe vedere dei dati concreti, e non parole messe lì quasi per sentito dire. Almeno mettere delle fonti autorevoli da cui si deducono queste cose.
  • Nulla da dire sulla questione libertà, concordo con quello che sostiene.
  • Buoni spunti, soprattutto a riguardo dell'istruzione pubblica/privata, sono presenti nella questione scuola-università, anche se non vi sono proposte concrete, tranne per un aumento della quota percentuale del PIL in favore di ricerca ed istruzione (campate però lì, dove andranno di preciso questi soldi e per quali scopi non è lecito saperlo).
  • Concordo sull'indipendenza dell'informazione.
  • Riguardo alla giustizia non concordo: trovo anche qui una depenalizzazione dei reati minori, senza che mi si spieghi il perchè e in che modo si giudica un reato "minore" rispetto ad un altro. Trovo poi che di non giustizia in Italia ce ne sia fin troppa, ci manca solo di depenalizzare reati. La questione droghe leggere non mi sento di discuterla qui, un po' perchè porterebbe a discorsi lunghissimi, un po' perchè nemmeno io ho un'idea su quale sia la soluzione più giusta. Non credo sia giusto levare l'ergastolo a chi se lo merita, quindi non concordo, come non ritengo sia la soluzione giusta potenziare solo "la tutela e l’accoglienza del singolo migrante, che spesso viene praticamente ridotto in schiavitù" per combattere la criminalità organizzata.


Analizzato il programma vorrei dire due cose veloci per concludere.

Per prima cosa, a me piace leggere e sentire i discorsi di Vendola, perchè come detto sono molto poetici, simili quasi ai vecchi proclami nel Senato di Roma (con le dovute proporzioni), però potrebbero essere capiti a fatica dal contadino di turno tanto per capirci. Questo può essere un vantaggio oppure no, fatto sta che personalmente mi piacerebbe avere la sua abilità di scrittura, per poi gestirmela come meglio credo. Quello che però rimprovero è una mancanza di dati e statistiche, che secondo me è limitante, anche perchè solo con quelli puoi dimostrare una verità, come ho fatto io nel precedente articolo a riguardo del benessere italiano con Berlusconi.

Seconda e ultima cosa, io come si è visto non mi trovo molto nel suo programma, però devo riconoscere che è un'alternativa vera e forte al PDL, in tutto e per tutto. Trovo che Vendola abbia il carisma giusto e necessario per combattere ad armi pari con Berlusconi. Sarà una bella sfida, soprattutto vista dall'esterno...Spero vivamente in un confronto diretto fra i due Leader in televisione.



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