sabato 20 febbraio 2010

Io sono favorevole alla Par condicio...ma questa che c'è ora non è Par condicio, ma un divieto di informazione per i cittadini


Come saprete nessun politico è invitato in televisione in quanto non può parlare per la Par Condicio. Io sono andato a vedermi la definizione di questa strana cosa, ed ho trovato (fonte Wikipedia):

Con l'espressione latina par condicio si intendono quei criteri adottati dalle emittenti televisive nel garantire un'appropriata visibilità a tutti i principali partiti e/o movimenti politici.
La par condicio è un derivato del principio statunitense dell'equal time (o Fairness Doctrine), e si può considerare un'estensione del principio del pluralismo interno, che si traduce anche nell'apertura alle diverse tendenze politiche (art. 1 l. 103/1975).

Nulla di strano, anzi, cosa più che giusta: i principali partiti, essendo in democrazia, devono avere pari possibilità di manifestare le proprie idee in televisione.
Pari possibilità: non c'è scritto da nessuna parte però che queste possibilità non ci devono essere!
Posso capire il vietare ad un comico di stampo politico (Cornacchione tanto per fare un esempio) di esibirsi in uno show come Zelig, ma perchè bisogna impedire ai politici di andare a trasmissioni come Ballarò, Annozero e Matrix?
Considerato che siamo in Italia, e che la gente di politica ne sa veramente poco, perchè bisogna togliere quelle poche informazioni che essa può ricevere per avere un minimo di basi per andare a votare con cognizione di causa?





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