domenica 10 gennaio 2010

Jaron Lanier e il declino del web e della verità


Apparso poco fa sul sito de "Ilsole24ore" un articolo di Gianni Riotta molto molto molto interessante: un'intervista al guru del web, Jaron Lanier, riguardo al suo ultimo libro "You are not a gadget: a manifesto", in cui mette in guardia tutti, soprattutto chi frequenta il web, riguardo alla deriva dell'informazione nel web 2.0.
Cito solamente l'introduzione:

Lanier, guru di internet e dei new media, celebre firma di Wired, mette in guardia dalla deriva del Web 2.0, lamentando l'appiattimento dei contenuti online che motori di ricerca come Google e l'enciclopedia scritta dagli utenti Wikipedia importano sulla rete. Una poltiglia di informazione amorfa che rischia di distruggere le idee, il dibattito, la critica.

In una sintesi di due parole, Lanier denuncia il fatto che essendo, Wikipedia in particolare, una fonte di informazione in cui tutti posso scrivere, essa possa essere invasa da articoli che nulla hanno a che vedere con al realtà (in pratica, si raccontano bugie spacciandole per realtà); poichè il web e Wikipedia in particolare sarà (ed è già in larga parte) il mondo in cui le prossime generazioni studieranno, bisogna tirare in freno su questa deriva e porre dei rimedi.

Vorrei citare questa frase:

«È ormai duro controllare la qualità su Wikipedia, e interessi occulti possono fare correzioni con facilità, secondo il loro punto di vista. Andrew Lih dell'University of Southern California ci mette in guardia nel suo saggio «The Wikipedia Revolution»: «Il mio terrore è che poco a poco la verità goccioli tutta via, senza che nessuno se ne accorga»
È così, in nome di un egualitarismo che puzza di ideologia, e mettendo sullo stesso piano esperti e dilettanti, osservatori equanimi e faziosi ululanti, Wikipedia rischia di passare da invenzione geniale a piazza scalmanata (e chiunque abbia visto l'articolo a suo nome dell'enciclopedia online cambiato e ricambiato da fans e ultras sa di che parlo).


Io mi trovo al 100 per 100 d'accordo con Lanier: non so come sia la Wikipedia inglese, ma so com'è quella italiana, e potrei citarvi tantissimi casi, come la disinformazione sul Signoraggio, sull'11/9 e sugli attentati, sulle camere a gas, sulle guerre, sulle scie chimiche, sulla fine del mondo e Maya e 2012 vari, sul terrorismo, sulla medicina e ancora ancora.
Se volete saperne di più vi rimando al sito PerleComplottiste che sta facendo un grandissimo lavoro da questo punto di vista, denunciando una sorta di "mafia" (qui un esempio)su Wikipedia che controllava la disinformazione (più che l'informazione, visto le stupidate che venivano scritte).

Il più grande pregio di Internet è anche il suo più grande difetto: tutti posso scrivere quello che vogliono, ed essendo Internet un mezzo di plagio, in senso buono e non, delle menti, questa disinformazione fatta da evidentemente gente incompetente riguardo certe materie, è da tenere molto ma molto sotto osservazione.


Detto questo, vi invito veramente a leggere l'articolo sul Sole perchè ne vale davvero la pena.

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