martedì 10 novembre 2009

L'incredibile ipocrisia del crocifisso nelle scuole


In seguito ad una decisione della Corte Europea in quanto
"La presenza dei crocifissi nelle aule scolastiche è "una violazione della libertà dei genitori ad educare i figli secondo le loro convinzioni e della libertà di religione degli alunni"

si è scatenata una vera e propria "guerra" contro questa decisione e a favore del crocifisso appeso nelle aule scolastiche. Una guerra più per difendere la nostra identità che per difendere il simbolo religioso.

Sorvolando per un attimo la correttezza o meno di questa sentenza, vorrei solamente sottolineare un fatto che mi ha fatto arrabbiare parecchio: molti si sono sentiti indignati di fronte alla sentenza e si stanno battendo per difendere il crocifisso, ed è una cosa giustissima per chi crede nel valore di questo simbolo. Il problema è che però la maggior parte di questi "Molti" che difendono a spada tratta il crocifisso, fino a qualche giorno fa non se ne sono mai preoccupati! In quanti di questi pregano? In quanti vanno in chiesa? In quanti bestemmiano? In quanti hanno vissuto come se il crocifisso con tutto quello che ne consegue non esistesse?

Qui si è dato il via all'ipocrisia di tantissime persone che difendono un simbolo, senza averlo mai considerato e senza mai avere considerato quello che questo simbolo significhi.

Questa è la cosa che fra tutto mi ha fatto arrabbiare molto. Difendi il crocifisso? Benissimo, solo però se cerchi di rispettarlo.

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